Danza

Eleonora Abbagnato, l’eclettismo di un’étoile

Eleonora Abbagnato
Eleonora Abbagnato

Confermato il ruolo di Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma fino al 2021.

La Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma ha annunciato la conferma della Signora Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi, alla Direzione del Corpo di Ballo del Teatro. Nominata Direttore del Corpo di Ballo della fondazione capitolina nel 2015, la danzatrice italiana, francese d’adozione, continuerà ad onorare il suo incarico fino al 31 dicembre 2021.

Eleonora Abbagnato è una donna eclettica e multitasking che, dividendosi tra direzione, teatro televisione e famiglia, è sempre riuscita a conciliare la sua vita professionale e affettiva senza trascurare la sua arte, la danza, tanto che il palcoscenico la vede ancora ricoprire in maniera eccellente il suo ruolo di Ètoile nonostante i numerosi impegni.

Una Direzione che punta ai giovani e alla versatilità

In molti le hanno attribuito il grande merito della ripresa del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera. Il Teatro della capitale, era stato, infatti, commissariato nel 2013 a causa di gravissimi rossi in bilancio. L’arrivo dell’attuale Sovrintendente Carlo Fuortes, cui era stato affidato il delicato compito di effettuare, in tempi brevi, alcuni interventi necessari al rafforzamento delle attività del Teatro dell’Opera, si è mostrato perfettamente adatto a fronteggiare gli squilibri economici e gestionali che avevano colpito la fondazione. Sono stati, quindi, definiti un nuovo Statuto e l’adozione di nuovi interventi programmatici e gestionali. Interventi ai quali Eleonora Abbagnato è riuscita perfettamente a rispondere concretizzandoli.

Forse il merito di tanta energia e versatilità è da ricercare, oltre che nella passione, nella voglia di mettersi continuamente in gioco senza smettere mai di studiare. Lo confermano le sue splendide interpretazioni che hanno impreziosito le ultime stagioni del Teatro dell’Opera.
 


Spesso ingiustamente accusata di “esterofilia” e “francesizzazione” del Corpo di Ballo a discapito dei talenti italiani, l’étoile ha invece giocato di strategia per risollevare le sorti della danza romana facendo del suo profondo legame con l’Opéra di Parigi il suo maggior punto di forza. Così, le stagioni di balletto hanno visto succedersi straordinari coreografi stranieri per rimontare i balletti di repertorio presenti in cartellone. Il confronto con metodi e stilistiche differenti è stato un grande banco di prova eccellentemente superato dai giovani danzatori del Teatro dell’Opera. Basti pensare a pietre miliari del repertorio classico come La bella addormentata e Il lago dei cigni rimontati rispettivamente dai francesi Jean-Guillaume Bart e Benjamin Pech; oppure al balletto neoclassico Manon, ripreso dall’inglese Patricia Ruanne. 

Con la direzione di Abbagnato trovano spazio anche grandi coreografi italiani come Giuliano Peparini, che ha dato riletture fresche e moderne di balletti come Romeo e Giulietta e Lo Schiaccianoci, e Luigi Bonino, storico ripetitore dell’immenso Roland Petit, che ha riallestito alcune creazioni del Maestro per dei galà che gli rendevano omaggio. La Abbagnato ha prestato anche molta attenzione alla danza contemporanea richiamando veri e propri divi della danza mondiale, permettendo al pubblico di conoscere coreografi del calibro di Jiří Kylián, Johan Inger e William Forsythe.
 

Corpo di ballo - Teatro dell'Opera di Roma

La valorizzazione dei giovani

Tra i meriti più importanti va però riconosciuto all’étoile quello di aver valorizzato giovanissimi danzatori italiani, mostrando fiducia nell'affidare loro ruoli di primo piano e attribuendo meritati riconoscimenti e nomine nei più alti gradi della gerarchia del Corpo di Ballo. Ne sono un esempio i giovanissimi Claudio Cocino, Alessio Rezza Susanna Salvi, Marianna Suriano, e molti altri. In generale sono state finalmente prese in considerazione e curate le esigenze lavorative e di salute dei danzatori trascurate da troppo tempo.

Anche le principali figure istituzionali del Teatro dell’Opera hanno espresso pareri più che positivi sulla conferma di Eleonora Abbagnato alla direzione del Corpo di Ballo.
 

Virginia Raggi, Sindaca di Roma e Presidente della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma: "E' motivo di grande orgoglio, per la nostra città, poter confermare un'étoile come Eleonora Abbagnato alla Direzione del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Questo le darà modo di proseguire un prezioso lavoro che svolge da tre anni con grande serietà e impegno. Eleonora Abbagnato, grazie al prestigio e alla varietà delle sue esperienze internazionali, ha contribuito a tenere alto il livello della danza del Teatro dell'Opera che è un'eccellenza e patrimonio di tutti i cittadini di Roma. 
Ha puntato sui giovani, portando avanti un importante lavoro con i suoi ballerini, convinta del fatto che la danza abbia bisogno dei grandi talenti italiani, nei quali ha dimostrato di credere fermamente. Sono certa che la sua dedizione continuerà ad essere da esempio per molti e che una disciplina raffinata e rigorosa come la danza, con un'alta direzione, sia un vero e proprio strumento di educazione capace non solo di individuare ed esprimere talenti, ma anche di produrre arte ed emozione".
 

Anche il Sovrintendente Carlo Fuortes nell'annunciare la conferma di Eleonora Abbagnato nel ruolo di Direttrice ha ribadito la sua stima per l’étoile: “Il lavoro svolto dalla Signora Abbagnato in questo Teatro è stato eccellente. La professionalità e la cura con cui ha fatto crescere il nostro Corpo di Ballo, la generosità con la quale ha condiviso la sua esperienza e il suo sapere con i tersicorei e tutto lo staff e la visione che ha ispirato il nostro lavoro congiunto nella programmazione delle Stagioni di Balletto sono tutte qualità che mi fanno rinnovare la fiducia nel suo operato. 
Sono sicuro che insieme continueremo a svolgere un ottimo lavoro che contribuirà alla crescita della danza nel nostro Teatro e nel panorama italiano e internazionale”.

 

Non resta, quindi, che augurare a Eleonora Abbagnato di continuare su questa linea e rendere sempre più roseo il futuro del Corpo di Ballo di una delle pochissime Fondazioni lirico-sinfoniche italiane rimaste in piedi.